LA PINSA
Le differenze tra la la pinsa e la pizza, il pane, la focaccia o altri alimenti che possono sostituire un pasto, sono date soprattutto dalle farine. La pinsa romana è un alimento completo, dato che utilizza ben 3 farine differenti, che mixano frumento, soia e riso. Le percentuali di ogni farina all’interno sono varie, ma mantengono delle proporzioni che ne garantiscono alla pinsa romana la leggerezza e la facilità a digerirsi.
Questa è aumentata anche dall’utilizzo della pasta acida essiccata, che contribuisce alla lievitazione della pinsa secondo un procedimento lento, che va dalle 24 alle 72 ore in media, per arrivare fino alle 150 ore. L’impasto si tiene in frigo e la maturazione della pinsa arriva “con calma”. Procedimenti che rendono la pinsa frutto di una lavorazione controllata e salutare.
Inoltre, la pinsa scatena un minore apporto calorico rispetto alla pizza… come mai?
L’impasto con acqua, per rendere la pinsa leggera e ipocalorica. Nella preparazione di ogni pinseria, la farina viene impastata con acqua fredda, con una percentuale che sfiora l’80% in media. Se nella pizza l’acqua utilizzata è del 60% al massimo, nella pinsa romana l’impasto è più idratato e morbido. La fragranza è maggiore, la farina è minore e, quindi, sono presenti minori quantità di carboidrati nella pinsa, all’interno della stessa quantità se confrontati con una pizza classica.
Calorie minori, grassi in diminuzione… insomma in 100 grammi di pinsa bianca sono contenute circa 200 calorie, mentre in quelle di pizza circa 300. I dati non sono esatti al decimale, dato che ogni impasto potrebbe oscillare e anche i condimenti fanno la differenza, ma se mangiando un etto di pinsa romana si risparmiano almeno 70 calorie, ci esce fuori un minore accumulo di energia per il corpo. Se poi, decidete di condire la pinsa con un litro di olio di oliva… beh, almeno avrete il gusto di digerirla prima!
E non solo: se l’impasto garantisce meno calorie, nella pinsa anche i grassi presenti sono minori, maggiore l’apporto di fibre grazie alle farine di riso e soia, e anche le proteine sono stimate in circa 10 grammi su 100.
PINSA ROMANA E DIETA: E’ POSSIBILE!
In un regime alimentare bilanciato, la pinsa si può inserire per il suo apporto di carboidrati non esagerato, ma ricco di nutrienti, in particolare scegliendo i giusti condimenti. È consigliata almeno un giorno a settimana per chi segue un regime dietetico stretto, e almeno 3-4 per chi desidera apportare dei carboidrati alla propria dieta, con un risparmio di calorie e maggiore apporto di acqua.
Per chi vuole continuare con una dieta che include la pizza, il sapore della pinsa romana è delicato ma similare, un sapore di “pane antico” che si accosta con tutti i condimenti tipici della pizza tradizionale ed è ottimale se accostato con ingredienti come verdure, salmone, prosciutto crudo o altri condimenti nutrienti e non ricchi di grassi.
I nostri condimenti sono tutti OGM free, e vanno ad esaltare la morbida mollica della pinsa, con la freschezza di ingredienti di stagione e altamente selezionati.